“Bere poco ma meglio” è stato fin da subito questo, il mantra ripetuto da Valeria Lopis conduttrice della degustazione Etna DOC per tutti, organizzata dal consorzio Etna DOC nella sesta giornata della 42ª edizione della ViniMilo.
Un percorso di avviamento al vino a cura del Consorzio Etna Doc, con interventi di Maurizio Lunetta, direttore Consorzio Etna Doc.
Conduce la degustazione Valeria Lopis, giornalista e sommelier.
L’approccio di Valeria è stato quello di partire dall’ ABC della degustazione in modo da poter impartire anche se in poco tempo un’impronta di professionalità attraverso termini e modi spiegati con una chiarezza eccezionale. Molto interessante l’interazione proposta che invitava i partecipanti ad intervenire nell’assaggio proponendo sentori e suggestioni.
La degustazione era composta da due bianchi, due rosati e due rossi, non sappiamo però a quali aziende appartenessero i vini in quanto come sottolineato da Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna Doc, “in questa degustazione dobbiamo concentrarci sull’espressione del vino e non alla sua appartenenza”.
Si è partiti con la spiegazione del primo test, quello VISIVO, successivamente quello OLFATTIVO e infine quello GUSTATIVO.
Il primo vino un bianco Etna DOC versante nord annata 2020 100% carricante, nel quale si potavano notare, una cerata trasparenza (come test visivo), profumi di ginestra e pesca bianca (come test olfattivo), e sentori di pepe bianco (come test gustativo).
Il secondo vino un bianco Etna Doc superiore quindi versante est annata 2021 e sempre 100% carricante, questo vino alla vista risultava luminoso con riflessi oro, all’olfatto erano percepibili sentori fruttati che ricordavano la pera etnea, numerosi sentori Eterei che all’ossigenarsi del vino risultavano sempre più marini, al gusto molto rotondo.
Il terzo vino un rosato alla vista rosa chiaretto con un aspetto brillante con sentori di fragolina etnea, una leggera nota spezíata di pepe rosa e arancia sanguinella al palato.
Il quarto vino è un rosato versante nord annata 2019 e 100% Nerello Mascalese, al colore risulta molto scarico, al gusto si possono notare sentori di pesca matura, note erbacee e mela croccante, ed un finale ammandorlato(amaro)
Il quinto vino è un rosso 2020, con riflessi granati ed una media trasparenza, al palato sentori di ciliegia molto matura e cenere lavica, un vino tannico ma gradevole, vellutato.
Il sesto vino un rosso 2017 un’annata molto calda, con colore molto carico, all’odore sentori di cuoio (profumi terziari), con un bel tannino ingentilito dal tempo.
Molto interessanti gli interventi del direttore del consorzio Maurizio Lunetta sull’andamento delle diverse annate dei vini degustati, e la spiegazione della diversità di varietà autoctone presenti sull’Etna risparmiate dalla fillossera.